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I prestiti personali sono una grande categoria che comprende diversi tipi di finanziamenti. Vediamo di capire quali sono e come funzionano.
I prestiti personali sono una particolare tipologia di finanziamenti che consentono di ottenere una somma di denaro. La loro caratteristica principale è il fatto che non bisogna specificare la finalità dell’utilizzo della somma richiesta.
Esistono però diverse tipologie di prestiti personali, ognuna ritagliata e calibrata sulle esigenze di chi richiede la somma di denaro e, in questo articolo vedremo come funzionano i prestiti personali e quali sono le tipologie principali di questa categoria.
In ogni caso è importante sapere che in genere l’importo che si può ottenere con un prestito personale va dai 2.000 ai 50.000 euro. Inoltre il tasso di interesse è fisso, la rata è costante e va addebitata su conto corrente. Ma vediamo di capire come funzionano i prestiti personali.
Funzionamento dei prestiti personali
Come abbiamo detto i prestiti personali sono una grande categoria che comprende altre tipologie di finanziamento. I soggetti che possono accedere e ottenere denaro con questi prestiti sono:
- dipendenti
- pensionati
- lavoratori autonomi
Nello specifico possiamo dire che l’età dei richiedenti è compresa tra i 18 e i 70 anni ed è fondamentale che il richiedente abbia una situazione creditizia solida. Perciò sono esclusi dai prestiti personali i protestati e i cattivi pagatori, che però possono comunque accedere a particolari finanziamenti.
I prestiti personali sono quindi dei finanziamenti non finalizzati e che fanno parte del credito al consumo. Si tratta in pratica di quei prestiti che non prevedono nessuna dichiarazione di finalità al momento in cui vengono richiesti.
Questo permette di ottenere la liquidità necessaria per soddisfare le più svariate esigenze. Alcuni esempi possono essere prestiti per la casa, l’auto la moto, la ristrutturazione di un qualsiasi tipo di immobile o per acquistare mobili o arredi. Vediamo quindi quali sono le principali tipologie di prestiti personali.
Tipologie di prestiti personali
- finalizzati
- non finalizzati
- cessione del quinto
- credito revolving
- di consolidamento
- vitalizio
Ognuna di queste tipologie di prestiti personali ha delle caratteristiche specifiche, ma quasi tutti comprendono la presenza di due soggetti. Perciò il contratto si chiude direttamente tra l’istituto finanziatore e il privato che richiede il prestito e l’erogazione della somma viene fatta direttamente nelle mano del consumatore.
Inoltre non sono presenti beni o servizi che possano essere utilizzati come garanzia per l’insolvenza di chi richiede prestiti personali. Questo significa che la particolare tipologia di prodotto finanziario di cui stiamo parlando è estremamente rischiosa, in particolare per l’istituto che concede i prestiti personali.
Contratti e condizioni
Come ogni tipologia di prestiti, anche quelli personali hanno contratti e condizioni per essere sottoscritti. Ovviamente sono le banche e le finanziarie che concedono questi finanziamenti ad impostare i dettagli relativi alla restituzione della somma di denaro.
In genere la banche deve necessariamente dichiarare, con perizia e precisione, le condizioni dell’offerta. Come è ovvio il cliente dovrà confermare il suo impegno a restituire il prestito secondo i termini decisi nel contratto. In ogni caso la legge stabilisce, per tutelare sia istituto che richiedente, impone che un contratto di prestito personale contenga:
- tipologia di finanziamento
- somma prestata
- modalità di rimborso
- numero delle rate e loro scadenza
- TAEG che comprende tutti gli interessi e gli oneri accessori
- eventuali modifiche del TAEG
- importo e causale esclusi dal TAEG
- garanzie o coperture assicurative non comprese nel TAEG
Se invece i prestiti personali hanno come oggetto l’acquisto di determinati beni o servizi contengono:
- descrizione dei beni o servizi oggetto del prestito
- prezzo di acquisto e ammontare dell’acconto
- eventuali condizioni del passaggio di proprietà
Mancato pagamento ed estinzione
Ci possono essere occasioni in cui il richiedente non riesce a pagare una o più rate del prestito. Solitamente queste situazioni comportano l’immediata inadempienza rispetto all’istituto o banca che ha concesso il prestito. Questo ovviamente comporta delle conseguenze, più o meno gravi. Ovvero:
- l’applicazione di una maggiorazione degli interessi dovuti
- l’applicazione di una mora
- il rischio di essere inseriti nella lista dei pagatori ritardatari, con un grande peggioramento dell’affidabilità creditizia
Perciò possiamo dire con sicurezza che il mancato pagamento, anche solo di una rata, da la possibilità alla banca di risolvere unilateralmente il contratto. In questo caso il richiedente dovrà assumersi tutte le spese bancarie e gli oneri sostenuti dall’istituto di credito per recuperare il denaro perso.
Esiste anche la possibilità di estinguere questo prestito prima della sua scadenza, condizione che viene appunto definita estinzione anticipata. Generalmente il cliente che si affida a questa opzione dovrà rimborsare il capitale residuo maggiorato di una penale.
Per legge la maggiorazione non può in alcun modo superare l’1% dell’importo richiesto col prestito personale. Nel caso in cui non sia specificato l’importo residuo bisogna fare riferimento alla somma del valore di tutte le rate non versate alla data dell’estinzione anticipata.