Quali documenti servono per richiedere un prestito?

Documenti per richiedere un prestito

Per richiedere un prestito, a una finanziaria oppure a una banca, servono diversi documenti, che possono variare anche a seconda del tipo di prestito e della propria situazione lavorativa. La documentazione serve all’ente che eroga il credito per identificare il cliente e valutare la sua richiesta; inoltre è necessaria la documentazione fiscale, per ottemperare alle norme antiriciclaggio. In questo articolo si scoprirà quali documenti servono per richiedere un prestito.

I cittadini italiani che vogliono richiedere un prestito personale devono presentare alla banca un documento d’identità valido. Si può scegliere tra:

  • carta d’identità;
  • passaporto;
  • patente di guida;
  • porto d’armi;
  • tessera ministeriale.

I cittadini extracomunitari devono invece presentare il permesso di soggiorno. I cittadini europei, che risiedono in uno dei Paesi dell’Unione Europea, oltre alla carta d’identità potranno produrre il certificato di residenza contestuale, l’attestazione di iscrizione anagrafica oppure l’attestazione di regolarità di soggiorno.

A prescindere dal tipo di prestito richiesto, è sempre indispensabile allegare un documento che dimostra che il richiedente percepisce un reddito. La banca non concede denaro a chi non ha i mezzi per rimborsarlo. Il lavoratore dipendente, per esempio, dovrà presentare le ultime buste paga: solitamente bastano le ultime due insieme al CUD.

Documenti richiesti per i liberi professionisti

Al libero professionista verranno richiesti il 730 oppure il Modello Unico, abbinato alla ricevuta di presentazione, oltre al modello F24 completo di ricevuta di pagamento e al certificato di attribuzione di partita IVA, completo di visura camerale. La visura camerale non deve essere più vecchia di 3 mesi; si tratta di un documento che viene rilasciato dalla Camera di Commercio e che contiene informazioni rilevanti ai fini dell’identificazione dell’attività del richiedente:

  • dati anagrafici;
  • data di costituzione dell’attività;
  • iscrizioni ad albi;
  • eventuali licenze conseguite per svolgere l’attività commerciale.

La visura camerale è rilasciata entro un mese dalla richiesta.  Per ottenerla è necessario pagare una tassa di segreteria il cui costo varia dai 3 ai 7 euro. Ai pensionati, invece, sarà sufficiente allegare al documento d’identità il modello Obis M o CU, insieme agli ultimi due cedolini della pensione.

Documenti necessari per il prestito

È importante sottolineare che se il domicilio o la residenza del richiedente sono diversi, rispetto all’indirizzo indicato sul documento d’identità, sarà necessario allegare un documento che attesti domicilio e residenza: può trattarsi del libretto di circolazione dell’auto oppure di una bolletta relativa a un’utenza domestica. Per quanto riguarda il codice fiscale, si può usare la tessera sanitaria.

Documenti necessari per il prestito: codice IBAN

Alcuni istituti di credito chiedono di allegare, nella documentazione, anche il codice IBAN su cui poi verrà attivato il RID bancario per il rimborso della rata mensile del piano di ammortamento. Il RID bancario, che sta per Rapporto Interbancario Diretto, è la modalità più diffusa di rimborso di un prestito. Il cliente che ha usufruito del denaro vedrà scalare ogni mese, dal suo conto corrente, l’ammontare della rata mensile, senza doversi preoccupare di effettuare un bonifico o un bollettino postale, con il rischio di andare incontro a possibili more in caso di dimenticanza; sono sempre meno le banche che permettono di rimborsare il prestito tramite bollettino postale.

Chi non è titolare di un conto dovrà aprirne uno: è una condizione indispensabile per ottenere un prestito. Prima di richiedere un prestito personale, bisogna sapere che la banca chiederà il numero di IBAN del conto oppure una certificazione, prodotta dalla banca del richiedente, da cui si evinca il codice IBAN: potrebbe trattarsi anche del semplice estratto conto, che spesso non viene richiesto o fornito per motivi di riservatezza. Una soluzione è rivolgersi allo sportello della propria banca per richiedere un modulo di certificazione dell’IBAN.

Altri documenti richiesti

Nel caso di prestiti finalizzati, per i quali è indispensabile indicare la finalità del finanziamento, la documentazione richiesta può essere diversa da quella relativa al prestito personale. Oltre ai documenti già citati in precedenza, potrebbe essere necessario un preventivo di spesa per l’acquisto di un bene o di un servizio; serve a dimostrare che il credito sarà speso per comprare il bene o il servizio indicato nella domanda.

Il richiedente che non può presentare la busta paga può avvalersi di un garante, il quale rimborserà le rate, in caso di inadempienza del titolare del prestito; la documentazione richiesta al garante è una fideiussione.

Documenti per richiedere un prestito con cessione del quinto

La documentazione richiesta per un prestito concesso con cessione del quinto cambia a seconda che il richiedente sia:

  • dipendente a tempo indeterminato;
  • titolare di pensione Inpdap o Inps.

La cessione del quinto permette di ottenere un prestito attraverso la cessione della quinta parte del proprio stipendio o della pensione. La somma necessaria a rimborsare il prestito con rata mensile viene versata direttamente dal datore di lavoro del richiedente; l’ammontare della cessione è del 20%.

Documenti necessari per la cessione del quinto

I documenti necessari a ottenere il prestito con cessione del quinto sono:

  • la dichiarazione di quota cedibile: nel caso dei pensionati viene rilasciata dall’istituto di previdenza sociale (INPS); serve alla banca per calcolare la rata massima di rimborso del prestito;
  • il certificato di stipendio: viene fornito dal datore di lavoro; sul documento sono indicati la data di assunzione del richiedente, la retribuzione netta e lorda, il TFR maturato fino a quel momento, eventuali pignoramenti o trattenute esistenti sul salario.

In mancanza del certificato di stipendio, può andar bene anche un attestato di servizio; l’attestato di servizio certifica sia l’esistenza de un TFR disponibile in azienda sia i dati presenti negli altri documenti relativi al reddito. Nel caso in cui il lavoratore dipendente stia versando il TFR presso un fondo pensione, dovrà richiedere al fondo un estratto aggiornato del trattamento di fine rapporto maturato. Se il richiedente è un lavoratore dipendente dovrà presentare:

  • le due ultime buste paga;
  • l’ultimo CUD completo, ricevuto dal datore di lavoro.

Infine, per i richiedenti che ottengono un prestito con cessione del quinto, non è necessario comunicare il proprio IBAN all’ente che eroga il denaro, in quanto la rata viene versata direttamente dall’azienda.

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