Cessione del quinto: rinnovo ed estinzione, cosa c’è da sapere

Per ogni tipo di , può succedere che le nostre esigenze finanziarie cambino nel corso del tempo. In genere, il motivo principale è la necessità di maggiore liquidità. Concentriamoci sulla : rinnovo ed estinzione anticipata sono possibili? Certo che sì. Decidere di estinguere anticipatamente la cessione del quinto ha i suoi pro e i suoi contro. Per rinnovare, rinegoziare il è necessario estinguere prima il vecchio.

Ricordiamo, in breve, cos’è la cessione del quinto. E’ un prestito riservato ai dipendenti e ai pensionati la cui rata mensile non può superare un quinto (il 20%) dello stipendio o pensione mensili netti. Viene trattenuta dal datore di lavoro o ente previdenziale che la versa all’ente creditore. Il piano di ammortamento può avere una durata da 24 a 120 mesi. La cessione prevede polizze assicurative obbligatorie per legge che coprono i rischi vita e impiego.

Ecco cosa c’è da sapere sul rinnovo ed estinzione della cessione.

L’estinzione anticipata della cessione del quinto conviene?

E’ possibile chiedere l’estinzione anticipata del finanziamento in qualsiasi momento. Per ottenerla, è necessario dotarsi del conteggio estintivo da richiedere alla banca erogatrice: è un documento contenente il calcolo esatto del restante debito da versare al netto degli interessi non ancora maturati. La banca dovrà restituire la parte del premio assicurativo non goduta e le commissioni bancarie calcolate precedentemente e già corrisposte.

Con l’estinzione anticipata si perdono i soldi versati per le imposte di bollo e le spese di istruttoria. In più, il contratto potrebbe contenere la clausola delle penali associate all’estinzione anticipata da calcolare sul debito residuo e che non possono superare l’1% della somma da rimborsare.

Richiedere l’estinzione anticipata conviene? Soltanto nel periodo iniziale del finanziamento per risparmiare sugli interessi bancari. Ricordiamo che il piano di ammortamento prevede prima il pagamento di interessi e costi accessori, poi il rimborso effettivo della somma erogata. Le prime rate includono una buona parte di interessi e una quota minima di finanziamento.

Una volta estinto in anticipo il debito, l’istituto di credito dovrà fornire una lettera liberatoria al cliente e trasmetterla anche al datore di lavoro o all’Ente Previdenziale.

Rinnovo della cessione del quinto: conviene?

Attraverso la rinegoziazione della cessione del quinto è possibile allungare la durata del piano di ammortamento per ridurre l’importo della rata mensile ed ottenere una somma aggiuntiva. Il prestito si può rinnovare anche per rivedere le condizioni con la banca (ad esempio un tasso d’interesse più vantaggioso). 

Per rinegoziare il prestito, bisogna estinguere quello in corso ed attivarne uno nuovo al fine di modificare durata, importo delle rate e condizioni economiche.

E’ possibile procedere al rinnovo della cessione del quinto solo dopo aver rimborsato almeno il 40% del piano di rimborso. E’ necessario estinguere il debito entro gli 87 anni di età, tranne per i piani che non superano i 5 anni. In tal caso, si potrà rinnovare la cessione del quinto a patto che il nuovo contratto abbia una durata di 120 mesi. 

Per rinegoziare il contratto, bisogna richiedere il conteggio estintivo alla banca erogatrice, un documento che riporta la somma restante da pagare per estinguere il finanziamento. In seguito, la banca effettuerà il calcolo per il rinnovo del contratto: dall’importo della nuova cessione verrà detratta la somma necessaria per estinguere il debito restante del contratto precedente. Riguardo al conteggio estintivo, vale ciò che abbiamo già descritto in precedenza. 

Il restante debito da versare deve essere al netto degli interessi non ancora maturati: inoltre, la banca deve restituire la parte non goduta del premio assicurativo e le commissioni bancarie già corrisposte.

Chi decide di rinnovare la cessione del quinto per necessità dovrà valutare bene gli effettivi oneri previsti per estinguere il vecchio prestito e sottoscriverne uno nuovo.

Potrà decidere di firmare il rinnovo con la stessa banca oppure di rivolgersi ad un altro istituto di credito.

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Informazioni su Jacqueline Facconti

Laureata in Economia Aziendale e in Strategia, Management & Controllo con 110 e Lode presso l’Università di Pisa, redattrice e collaboratrice editoriale per vari blog e siti Economici e Business
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