Prestiti sicuri: come evitare le truffe

Prestiti sicuri: verificare l’attendibilità del prestatore

Il mercato dei prestiti è cambiato grazie alla rivoluzione digitale; richiedere e ottenere un prestito online è diventato abbastanza semplice ma bisogna prestare molta attenzione alle truffe sui prestiti. In questo articolo si scoprirà quali sono i prestiti sicuri e come evitare le truffe.

Il primo passo per verificare se il prestito è sicuro è conoscere l’identità dell’ente che eroga il denaro. È importante assicurarsi che non si tratti di un impostore il quale, dietro la promessa di erogare denaro senza alcuna garanzia, ha come obiettivo quello di carpire informazioni e dati sensibili, senza avere alcuna autorizzazione da parte di organi ufficiali. Gli organi ufficiali a cui si fa riferimento sono l’OAM e la Banca d’Italia.

Dunque l’ente autorizzato a erogare credito deve essere presente all’interno dell’albo riconosciuto dalla Banca d’Italia e nell’albo OAM degli operatori. Se il nominativo del prestatore non è presente all’interno di tali elenchi, si tratterà probabilmente di un operatore truffaldino che ha come obiettivo una frode creditizia ai danni del richiedente.

L’OAM, l’Organismo degli Agenti e Mediatori, gestisce gli elenchi dei mediatori creditizi e degli agenti in attività finanziaria; si avvale di professionalità del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che controllano le credenziali di tutti gli operatori.

Ci si può rendere conto della credibilità del prestatore controllando il tasso d’interesse applicato alla somma prestata. In molti casi i truffatori applicano tassi altissimi, al limite dell’usura. Per tale ragione è importante verificare il tasso usuario fissato dalla Banca d’Italia, per capire se l’interlocutore è attendibile.

È anche plausibile l’ipotesi opposta: l’interlocutore potrebbe proporre tassi estremamente bassi, a volte anche al 2%; in tal caso, un tasso eccessivamente competitivo può rappresentare un campanello d’allarme rispetto a una possibile truffa.

Prestiti sicuri: non versare anticipi

Uno degli obiettivi dei truffatori dei prestiti online è ottenere somme di denaro anticipate. Il denaro viene richiesto sotto forma di anticipo, necessario a sbloccare l’erogazione del credito. Nessun operatore accreditato porta avanti una simile procedura; l’erogazione del prestito da parte di un ente affidabile non prevede alcun versamento di denaro in anticipo, rispetto al saldo della prima rata del piano di rimborso.

Le spese e gli interessi sul credito vengono accorpati nella rata mensile, a fronte di un credito già ottenuto da parte del richiedente. Dunque, prima di accettare la sottoscrizione di qualunque accordo, è bene verificare che il prestatore disponga di:

  • una sede fisica sul territorio italiano;
  • un numero di telefono valido;
  • un sito internet funzionante e aggiornato;
  • pagine social continuamente moderate e aggiornate.

Gli enti che prestano denaro, oppure che lavorano come intermediari, dispongono di un portale web dove sono riportati l’indirizzo di una sede fisica, i recapiti e i dati societari, come la partita IVA oppure la PEC.

Nell’ipotesi funesta di versamento, da parte del richiedente, di una somma anticipata per sbloccare un prestito, il denaro non sarà più recuperabile. Se invece è stata fornita una documentazione, assieme ai dati personali del richiedente, si possono verificare conseguenze molto gravi.

Il truffatore potrebbe aprire conti correnti oppure sottoscrivere contratti di mutuo a nome del soggetto truffato. Una delle ipotesi più probabili è l’iscrizione del truffato al CRIF, in qualità di cattivo pagatore, per non aver saldato le rate di un mutuo richiesto dal truffatore.

Come evitare i prestiti truffa: carte di credito e prepagate

Una delle truffe più gettonate è quella che vede il richiedente spedire al truffatore una carta prepagata per effettuare una ricarica per il finanziamento. Il fine di questa richiesta non è il pagamento delle procedure per la concessione del prestito, bensì il furto dei dati del richiedente, con l’obiettivo di sottoscrivere finanziamenti o mutui sulla base dei dati sensibili forniti dal truffato.

Anche in questo caso, una delle conseguenze più probabili è l’iscrizione al registro dei cattivi pagatori e l’impossibilità di futuro accesso al credito, in attesa che un giudice accerti la truffa e scagioni il soggetto truffato dall’obbligo di rimborsare il mutuo.

Prestiti sicuri: HTTPS e phishing

Può capitare che un soggetto venga contattato da una banca per l’offerta di un prestito vantaggioso. Prima di inserire i propri dati personali sul form del sito internet della banca, è bene verificare che sia presente il protocollo di sicurezza HTTPS, che precede l’indirizzo internet. Spesso è facile confondersi, l’HTTP non è sufficiente a garantire la sicurezza dei propri dati.

HTTPS è l’acronimo di Hyper Text Transfer Protocol: un sito protetto da tale protocollo è in grado di tutelare la sicurezza delle informazioni sensibili e la password scelta dall’utente. Il protocollo deve essere presente in tutte le pagine della property, non solo nella home page.

Un’altra modalità di truffa diffusa è quella che sfrutta la casella di posta elettronica con email pishing. Nel testo della mail vengono proposti prestiti personali online a condizioni vantaggiose e in tempi rapidissimi. Il truffatore finge di scrivere per conto di una banca o di un istituto di credito, con l’obiettivo di rubare l’identità dell’utente.

L’importante, quando si individua il tentativo di pishing, è non inviare alcuna documentazione o dato personale. Ma come si riconosce una mail pishing? Spesso i messaggi contengono errori di ortografia e sintassi, causati dall’utilizzo di traduttori automatici. Un altro segnale è la presenza di contatti con prefissi esteri, oppure la completa assenza di riferimenti alla società che sta avanzando la proposta commerciale.

La frode è portata avanti anche sui social network, attraverso l’attività di commento a post pubblicati da aziende certificate. Gli utenti presenti sulla pagina vengono contattati con messaggi privati, in cui si richiede l’invio di informazioni per finalizzare fantomatiche offerte di prestito. Una delle caratteristiche distintive è la richiesta di invio immediato di una documentazione, per formalizzare un accordo di finanziamento o mutuo, senza che vi sia una fase preliminare di istruttoria.

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