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Soprattutto in tempi di crisi, sono molte le persone che ricorrono a prestiti tra privati. I principali motivi possono essere: spese impreviste, necessità di denaro urgente, rifiuti da parte delle banche, protesti, tassi d’interesse minori, possibilità di ricevere un prestito senza busta paga.
Il prestito tra privati (Social Lending o P2P Lending) può essere l’ultima spiaggia anche per realizzare un sogno: comprare un’auto, pagare un viaggio, ecc.
Vediamo come funzionano i prestiti tra soggetti privati.
Prestiti tra privati: cosa sono
Si tratta di prestiti non finalizzati, cioè il richiedente non deve giustificare perché richiede soldi, che possono essere stipulati sia in presenza oppure online tramite piattaforme che fanno da intermediari.
I tassi d’interesse sono più convenienti rispetto a quelli applicati dalle banche ma non prevedono nessuna garanzia a tutela del prestatore
In caso di prestito in presenza, ricorda che se il prestatore di denaro privato cerca di concludere l’accordo senza testimoni, o un contratto, potrebbe essere un usuraio o una persona poco seria, quindi valuta bene se incontrarlo o meno.
Come funziona il prestito tra privati
Si può ottenere un prestito tra privati da familiari, amici, colleghi, conoscenti oppure da prestatori di denaro professionisti.
Il circuito più diffuso resta quello di parenti, familiari e amici in quanto conoscono bene chi richiede il prestito e, di solito, non chiedono interessi per il prestito.. Lo svantaggio, in questo caso, è che le somme concesse potrebbero essere insufficienti rispetto al fabbisogno del richiedente. Inoltre, se il rimborso dovesse presentare difficoltà, potrebbero nascere problemi che andrebbero a rovinare il rapporto con loro.
Molte persone, per evitare questo tipi di problemi, prefersicono quindi affidarsi a prestatori privati che prestano denaro per professione. Ormai da qualche anno esistono, online, vere e proprie piattaforme P2P dove domanda ed offerta s’incontrano e dove si crea il contatto tra richiedenti e prestatori privati.
Social Lending: come funzionano le piattaforme online
Le piattaforme virtuali di Social Lending in Italia sono poche ma buone: stiamo parlando di realtà come Smartika, Soisy e Prestiamoci.
Questi portali mettono in contatto gli investitori con i prestatori di denaro privati e hanno regole molto rigide in termini di rispetto della privacy. Grazie a questi marketplace (che non richiedono costi di intermediazione) è possibile ottenere un prestito tra privati in modo rapido, sicuro e senza costi occulti, senza brutte sorprese.
Chi richiede il prestito tramite le piattaforme di Social Lending deve possedere determinati requisiti di merito creditizio delineati dalla piattaforma stessa. Per richiedere il prestito, basta presentare la domanda sul sito ed attendere l’esito.
Chi presta il denaro metterà a disposizione una somma suddivisa in quote per ridurre i rischi. In caso di esito positivo, il richiedente otterrà il finanziamento tramite bonifico accreditato dalla piattaforma P2P. Di volta in volta, il debitore rimborserà le rate mensili tramite addebito diretto SEPA automaticamente.
Nel caso delle piattaforme di social lending, i tassi d’interesse possono variare tra un prestatore privato ed un altro: di solito, oscillano tra l’1,7% e il 5,4%. Grazie a questi marketplace, si può richiedere un prestito anche senza busta paga, offrendo garanzie come fideiussioni, pegno, firma di un garante, cambiale, ecc. Ovviamente, richiedendo un prestito senza busta paga, il prestito erogabile risulterà inferiore (meno di 5mila euro).
Laureata in Economia Aziendale e in Strategia, Management & Controllo con 110 e Lode presso l’Università di Pisa, redattrice e collaboratrice editoriale per vari blog e siti Economici e Business