Indice
Il Decreto Rilancio non ha approvato il bonus Matrimoni 2021. Tale misura contenuta nell’emendamento proponeva una detrazione del 20% dell’imposta lorda sulle spese nuziali. La conversione in legge, purtroppo, non è passata. Avrebbe potuto rilanciare un settore in forte crisi a seguito dell’emergenza sanitaria che al momento può contare, però, su alternative in merito ai prestiti per matrimonio che possono arrivare anche a cifre più elevate.
Il comparto del wedding, il cui business vale 15 miliardi di euro all’anno, è stato duramente colpito dalla pandemia ed è tuttora bloccato dalla crisi. Secondo i recenti dati Istat, sono circa 70mila i matrimoni annullati in Italia a causa del Coronavirus.
Nonostante la bocciatura nel decreto, sono tre le Regioni che si sono mosse autonomamente: Puglia, Sardegna e Sicilia. Queste tre Regioni hanno varato una delibera che consente ai futuri sposi di unirsi in matrimonio usufruendo di un contributo ovvero di uno sconto fino a 4.000 euro sulle spese delle nozze con fondi erogati dalle Regioni alle aziende del settore.
Non si esclude che altre Regioni italiane seguano, prossimamente, il loro esempio.
Ecco i dettagli.
Bonus Matrimonio 2021 in Sicilia fino a 3.000 euro
I futuri sposi in Sicilia potranno beneficiare, per le nozze celebrate dal 15 settembre 2020 al 31 luglio 2021, di un bonus matrimonio fino al 20% delle spese (ovvero fino a 3.000 euro).
Questo bonus è valido per riti religiosi, matrimoni civili ed unioni civili.
I requisiti per ottenere il bonus sono i seguenti:
- almeno uno degli sposi deve essere residente in Sicilia da almeno un anno alla data del 15 settembre 2020;
- un reddito ISEE non superiore a 30mila euro, cumulato tra i redditi di entrambi i futuri sposi, la cui cifra complessiva viene poi ridotta del 40%.
La misura è stata annunciata dal presidente della giunta Nello Musumeci e prevede uno stanziamento di 3,5 milioni di euro.
Il bonus matrimoni 2021 di 3.000 euro è destinato alle spese da sostenere per abiti da sposa, fedi nuziali, fiori ed allestimenti, parrucchieri/estetisti, affitto auto e sala, catering, fotografo ed intrattenimento musicale, regali ai testimoni, agenzia di viaggio.
Secondo le stime annunciate dall’assessore regionale all’Economia Gaetano Armao, il contributo potrà sviluppare un fatturato complessivo di circa 40-50 milioni di euro.
La graduatoria, stilata in ordine cronologico di presentazione delle domande, conta un totale di 1.319 coppie aventi diritto al bonus.
Visto il successo di questo provvedimento, la Regione Sicilia conta di riproporre il bando anche il prossimo anno.
Bonus Matrimoni 2020: Puglia e Sardegna, le prime Regioni a muoversi
La prima Regione a pubblicare un bando per il bonus matrimoni 2020 è stata la Puglia. Il bando, denominato Puglia Wedding Travel Industry, ha messo sul piatto 1.500 euro per contribuire alle spese sostenute dalle coppie intenzionate a sposarsi in Puglia. In pratica, uno sconto sui costi della cerimonia nuziale (catering, wedding planner, fiori, sala ricevimento, ristoranti, abiti da cerimonia, affitto auto, parrucchieri). Per beneficiare del voucher, alla cerimonia dovevano essere presenti almeno 40 persone.
I futuri sposi hanno potuto usufruire di questo bonus dall’1 luglio fino a 31 dicembre 2020. Il termine della misura è ormai scaduto.
I fondi stanziati sono risultati limitati (30mila euro, sufficienti per sostenere al massimo 20 coppie). La filiera del wedding in Puglia, secondo le stime, vale un miliardo di euro ogni anno.
Nel mese di agosto 2020, la Giunta Solinas della Regione Sardegna ha firmato un provvedimento per l’erogazione del contributo fino a 4.000 euro per le coppie decise a sposarsi in Sardegna. Il termine per usufruire del contributo è ormai scaduto: 31 dicembre 2020.
I fondi stanziati erano destinati al pagamento del catering, abiti da cerimonia, wedding planner, addobbi floreali, affitto vettura e sala per il giorno della cerimonia allo scopo di incentivare gli sposi e sostenere la filiera del wedding.
Il contributo è stato assegnato in base all’ordine cronologico di presentazione della domanda ed al reddito ISEE dei richiedenti.
Laureata in Economia Aziendale e in Strategia, Management & Controllo con 110 e Lode presso l’Università di Pisa, redattrice e collaboratrice editoriale per vari blog e siti Economici e Business