Ristrutturare casa: arriva il bonus fiscale 2021

Detrazioni per i lavori di ristrutturazione casa

Con la Legge di Bilancio 2021 sono stati prorogati diversi incentivi per la ristrutturazione della casa, già adottati nel 2019. Sono stati inseriti eco e sisma bonus, il bonus facciate e il bonus rubinetti. In questo articolo si scoprirà tutto sul bonus fiscale 2021 ristrutturazione casa.

Nel 2021, chi effettua lavori di ristrutturazione, oppure di riqualificazione di un immobile, può accedere a diverse detrazioni. Il bonus ristrutturazioni, introdotto nella nuova manovra economica, permette una detrazione IRPEF con un’aliquota del 50%, con un tetto di spesa di 96.000 euro. Tale bonus può essere utilizzato per 10 anni da chi effettua un restauro, una ristrutturazione edilizia oppure un risanamento conservativo.

Per quali lavori si può ottenere il bonus?

I lavori per i quali si può ottenere l’agevolazione fiscale sono:

  • gli interventi contenuti all’interno del DPR numero 380 del 2001, il Testo Unico dell’Edilizia, alle lettere B, C e D;
  • i lavori di ripristino e ricostruzione di un immobile che ha subito danni per eventi calamitosi: non ha importanza se i suddetti lavori non sono contenuti nelle categorie previste alla lettera A; è necessario tuttavia che sia stato dichiarato lo stato d’emergenza;
  • gli interventi per l’eliminazione delle barriere architettoniche, che riguardano montacarichi e ascensori, e gli interventi per l’introduzione di strumenti che favoriscano la mobilità esterna e interna all’abitazione, da parte delle persone che soffrono di gravi disabilità: possono essere strumenti robotici o di qualunque tecnologia idonea allo scopo;
  • i lavori per la messa a punto di misure in grado di scongiurare il compimento di atti illeciti da parte di soggetti terzi;
  • i lavori di cablatura degli edifici e di riduzione dell’inquinamento acustico;
  • gli interventi volti a conseguire il risparmio energetico, per esempio con l’installazione di tecnologie che funzionano con fonti energetiche rinnovabili: tra questi si possono annoverare gli impianti fotovoltaici per produrre energia elettrica; l’energia solare è annoverata tra le fonti rinnovabili;
  • i lavori per adottare misure antisismiche, soprattutto quelle finalizzate alla messa in sicurezza statica degli edifici: gli interventi devono riguardare le parti strutturali, non solo degli edifici ma anche dei complessi collegati tra loro strutturalmente; nel caso di palazzi ubicati nei centri storici, gli interventi devono essere eseguiti in modo da comprendere tutte le unità immobiliari, all’interno di un progetto unitario;
  • gli interventi volti alla bonifica dall’amianto e all’esecuzione di opere che scongiurino gli infortuni domestici.

Quali sono gli altri bonus?

I contribuenti che hanno effettuato tali lavori possono accedere anche, successivamente, al bonus mobili 2021: se si acquistano mobili, oppure elettrodomestici di classe A+ ed A, dopo i lavori di restauro si può detrarre il 50%, ma con un tetto di spesa di 10.000 euro. Mobili ed elettrodomestici devono essere parte dell’arredo dell’immobile ristrutturato.

I contribuenti che provvedono a effettuare interventi, su edifici esistenti, volti a incrementare il risparmio energetico, nel biennio 2020-21, potranno usufruire di una detrazione IRPEF o IRES del 50% oppure del 65%. Anche in questo caso è previsto un tetto di spesa di 100.000 euro, che può essere suddiviso in 10 anni.

Il bonus verde è stato prorogato al 2021: è prevista una detrazione del 36% se si interviene su terrazzi, giardini e balconi.

Il sismabonus 2021, invece, incentiva la messa in sicurezza degli edifici, con aliquote dal 70% all’85%.

Il bonus ristrutturazioni è stato prorogato in quanto molto utilizzato durante lo scorso anno. Per ottenere il bonus il contribuente deve comunicare tutti i dati relativi all’acquisto degli elettrodomestici.

Bonus fiscale 2021: il “bonus facciate”

Una delle novità dell’ultima manovra è il bonus facciate; l’articolo 1 della Legge di Bilancio del 2021 prevede la detraibilità delle spese relative al rifacimento e dunque al recupero della facciata esterna di un edificio ubicato nei centri storici delle nostre città, indicati come zona A e quelli nella zona B, ossia in aree parzialmente o totalmente edificate.

La detrazione fiscale al 90% permette di recuperare le facciate esterne con un’importante sgravio fiscale. Restano escluse dalla possibilità di detrazione le case isolate in territori di campagna.

Interventi di manutenzione ordinaria

Quando si parla di interventi miranti al restauro e al recupero delle facciate, si intendono interventi di manutenzione ordinaria. Sono soggetti agli incentivi:

  • i lavori che interessano balconi, marmi, fregi e ornamenti;
  • lavori di pulitura delle facciate;
  • interventi sulle parti opache delle facciate;
  • i lavori di tinteggiatura esterna dei palazzi.

Restano esclusi dalle agevolazioni relative al bonus facciate, tutti gli interventi su:

  • impianti di illuminazione;
  • impianti termici e cavi esterni;
  • pluviali.

Non sono compresi i lavori sugli infissi, che rientrano invece nella categoria dell’ecobonus.
Una delle ipotesi dibattute in manovra è stata quella relativa ai lavori che hanno come oggetto il miglioramento termico, sempre in riferimento alle facciate degli edifici. Non si sta parlando della semplice tinteggiatura o ripulitura della facciata ma di lavori che migliorano l’efficienza energetica del complesso abitativo.

Possono fruire delle agevolazioni relative al bonus facciata i lavori che riguardano:

  • interventi influenti dal punto di vista termico;
  • oltre il 10% dell’intonaco di superficie disperdente lorda della facciata.

Requisiti per ottenere il bonus

I requisiti da soddisfare sono quelli previsti dal decreto MISE del 26 giugno 2015 e quelli indicati nella tabella 2, contenuta nell’allegato B del decreto del MISE del 26 gennaio 2010, per quanto riguarda i valori della trasmittanza termica. Solo se ci si muove all’interno di tali parametri si potrà usufruire delle agevolazioni in materia di risparmio energetico. Il consiglio, per i contribuenti che intendano realizzare un cappotto termico, è di avvalersi di un tecnico che sappia verificare il rispetto dei parametri a cui fanno riferimento i due decreti del MISE. In caso di esito positivo i contribuenti potranno accedere alle detrazioni al 90% per i lavori effettuati sulla facciata.

Si comprende come l’obiettivo del provvedimento inserito in manovra sia quello di ripristinare le condizioni estetiche degli edifici, sia di quelli con un valore storico sia di quelli che fanno parte del patrimonio edilizio, pur non essendo di interesse culturale o artistico. Inoltre le misure tendono a perseguire il risparmio energetico.
Accanto al bonus per la ristrutturazione delle facciate esterne, la manovra finanziaria ha varata un nuovo piano casa, per la riqualificazione degli immobili delle nostre città. Il fine di questa misura è di migliorare l’aspetto delle città puntando sul decoro urbano.

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